Ad un primo sguardo, Aphel appare come un robot umanoide autonomo, intelligente ed empatico.

In realtà, si tratta di qualcosa di più complesso.

Una piattaforma di intelligenza artificiale che integra robot sanitari per offrire un concreto supporto al lavoro del personale medico e infermieristico, finalizzato a migliorare l’esperienza dei pazienti nella corsia ospedaliera o in ambulatorio.

Il robot interagisce con i pazienti svolgendo varie mansioni: accompagnandoli nel reparto di destinazione, accorciando i tempi d’attesa e svolgendo una serie di altre attività ripetitive che possono liberare il personale infermieristico (che naturalmente resta insostituibile in qualsiasi ospedale).

La robotica sanitaria e, in particolare, questo sistema di intelligenza artificiale, sta dando un contributo significativo nella trasformazione delle strutture sanitarie in spazi così detti 4.0.

Aphel si muove infatti in totale autonomia all’interno dello spazio che è stato delimitato nelle impostazioni preliminari. Può identificare il nuovo paziente, avvicinarlo e rivolgergli un saluto e delle domande, raccogliendo delle informazioni e, a fine percorso, somministrando il questionario di customer satisfaction.

Ha anche il merito di interagire con empatia, con diversi toni di voce e con l’espressione “facciale” con i pazienti, anche quelli più piccoli.